Danni da sfavorevoli condizioni meteorologiche


Grandine


Si verifica soprattutto a fine primavera-inizio estate distruggendo a volte anche completamente l’apparto fogliare. In un mese circa la piante riforma interamente il bouquet fogliare con conseguente retrogradazione. I danni alla produzione possono variare in funzione dell’intensità della grandinata, del momento in cui è avvenuta e della varietà coltivata.

 

Le ferite causate dalla grandine costituiscono vie di penetrazione per agenti patogeni quali crittogame e batteri (Pseudomonas aptata).

 

Interventi consigliati: Consigli_dopo_grandine_2004.pdf (20804 bytes)


 

Vento


Il vento è particolarmente dannoso alle giovani piantine con azione di erosione e/o rottura a livello del terreno dell’ipocotile (prevalentemente in terreni incrostati o con basse temperature). Sulle piantine sopravvissute si evidenzia una strozzatura del colletto che, in concomitanza con repentini innalzamenti di temperatura, può essere causa di morte.

Nei terreni sabbiosi, particolarmente se la superficie del suolo è secca, il vento può provocare l’abrasione dei piccioli e delle foglie delle piantine.

 

Interventi consigliati: migliorare la dotazione di sostanza organica del terreno; nei casi estremi può essere utile mantenere umida la superficie del suolo con frequenti irrigazioni a piccoli volumi.


   

 

 

Gelo


I danni si verificano fine inverno-inizio primavera, con la coltura in fase di germinazione-primi stadi vegetativi e sono in stretta relazione alle: temperature registrate, alla quantità di acqua presente nel terreno negli strati superficiali, dallo stadio di sviluppo della coltura.

Se la pianta è in fase di germinazione i danni riguardano la parte ipogea della plantula, con necrosi della radichetta e conseguente morte. Se invece la piantina è già emersa si evidenziano necrosi delle foglioline e dell’apice vegetativo, ma anche possibili strozzature meccaniche, a livello del terreno, dell’ipocotile causate dalla presenza di acqua. Tale danno è estremamente penalizzante per la coltura.

 

Interventi consigliati: qualora la coltura subisca forti riduzioni di investimento, si valuta in pratica di poter tollerare diradamenti che lasciano almeno 4/5 piante/m2. Quando la mortalità è maggiore, conviene procedere immediatamente ad una risemina, tenendo presente che ogni ritardo a dopo la metà di aprile potrà avere effetti negativi sullo sviluppo della coltura e quindi della produzione.


   


Eccesso d'acqua


Le piogge battenti subito dopo la semina possono essere dannose per la formazione di croste superficiali che possono ostacolare l’emergenza della coltura.

L’eccesso di acqua meteorica è particolarmente dannosa nei terreni mal sistemati, dove cioè l’acqua in eccesso percola male e crea conseguentemente ristagno. La conseguenza del terreno asfittico si traduce nella coltura con l’arresto nello sviluppo, la formazione di abbondante capillizio radicale superficiale e foglie clorotiche di ridotte dimensioni. In tale condizione proliferano taluni funghi ad habitat terricolo, verso i quali la radice risulta particolarmente sensibile, che determinano i cosiddetti marciumi radicali.

 

Interventi consigliati: sono di tipo agronomico e consistono nella corretta lavorazione del terreno agricolo, che deve consentire (attraverso lavorazioni profonde ed affossature) di drenare efficacemente le acque meteoriche.


 

    


 


Siccità


La bietola è una coltura ad intensa traspirazione molto penalizzata dalla carenza idrica.

Lo stress idrico accompagnato dalle alte temperature è uno dei principali fattori limitanti la produzione bieticola italiana e concausa del fenomeno della retrogradazione.

I sintomi si manifestano nelle ore più calde della giornata con afflosciamenti dell’apparato fogliare più o meno accentuati. Se lo stato di sofferenza è molto intenso, le foglie si seccano ad incominciare da quelle esterne. Al ritorno di una dotazione idrica sufficiente, la pianta tende a rivegetare avviando la retrogradazione.

 

 

Interventi consigliati: vedi le pubblicazioni in Irrigazione